10 febbraio giorno del ricordo per non dimenticare le migliaia di italiani uccisi, tra il 1943 e il 1947, dalla barbarie comunista e partigiana slava nelle terre di Istria e Dalmazia.
Connazionali che da millenni abitavano quelle terre, costretti a lasciare tutto e cercare riparo nella loro stessa nazione, l’Italia, che però non voleva.
E’ stato l’inizio di un lungo esodo, ma anche l’inizio di un lungo silenzio e insabbiamento…
Ai nostri microfoni parla Giovanni Ivan Benussi, presidente dell’associazione “Venezia Giulia e Dalmazia” dell’Alto Adige: